lunedì 19 luglio 2010

manifesto.

I am for a life around the corner
That takes you by surprise
That comes leaves all you need
And more besides
I am for a life and time by numbers
Blast in fast 'n' low
Add 'em up, account for luck
You never know
I am into friendship and plain sailing
Through frenzied ports o' call
O shake the hand to beat the band
With love is all
Or nothing to the man who wants tomorrow
There's one in every town
A crazy guy, he'd rather die
Than be tied down
I am for the man who drives the hammer
To rock you 'til the grave
His power drill shocks
A million miles away
I am for the revolution's coming
I don't know where she's been
For those who dare because it's there
I know I've seen
Now and then I've suffered imperfection
I've studied marble flaws
And faces drawn pale and worn
By many tears
I am that I am from out of nowhere
to fight without a cause
Roots strain against the grain
With brute force you'd better
Hold out when you're in doubt
Question what you see
And when you find an answer
Bring it home to me.

(Ferry/Manzanera)


venerdì 16 luglio 2010

Escobar: la vera censura è il taglio dei fondi per i teatri

In merito alle censure orchestrate da Maerna, pseudoassessore alla cultura della Provincia di Milano.
Nel titolo di questo post è linkato il servizio del Corriere dove si parla della cosa.


Sinceramente... boh? Ma mi chiedo... di che cazzo stiamo parlando?
Indignarsi?
Ci si doveva indignare dieci anni fa.
Ed invece siamo stati in silenzio.
Abbiamo cercato di sopravvivere, ci siamo illusi che, mediando, fosse possibile conservarsi un angoletto, una zolla, un pezzetto di terra che invece è diventato un minuscolo e fetido pezzetto di merda.
Ci siamo fidati, ci abbiamo creduto.
Ragazzuoli... come possiamo fidarci del Lupo?
È come la storia della rana e dello scorpione.
È nella loro natura essere delle merde. Come ci si può fidare?
E quando i Paladini della Cultura saranno ormai andati nella Terra di Latte e Miele, noi che cazzo avremo in mano?
Il nostro, forse. E ormai moscio ed inservibile, perchè saremo dei vecchi che non hanno mai vissuto.
Cristo, non è solo nel nostro Orto.
È la morte ovunque.
Assumersi le responsabilità, questo è il compito.
Ora, adesso, non domani.
Siamo artisti? Ci teniamo ad essere artisti?
Allora diamo voce a chi non ha voce. Diamo voce a ciò che ancora non ha una voce.
È finita l'era del Sogno Anni 80.
Non è la realizzazione personale ciò che ci tocca.
Ci toccano grossi bei cazzi da pelare.
Ci tocca rimboccarci le maniche.
Ci tocca meritarci di essere censurati.
Ci tocca regalare ai posteri un mondo senza censura.
E sono convinto che sia tardi per indignarsi.
È ora di mostrare i denti.
È ora di tirare calci in culo.