sabato 13 settembre 2014

21/06/07 - 12/09/14

Seven years Seven banners united over the field...



Volevo dire due cose.
La prima è che non sono un regista. Non nella forma che per anni ritenevo giusta e sensata per me.
La seconda è che più o meno Compagnia delle Furie non esiste più.
Le esequie saranno lunghe e complesse, vedrete il loro nome comparire ancora un po' qui ed un po' li, ma la realtà è questa.
Le Furie sono morte.

C'è però un embrione in fase di gestazione.
È presto per parlarne, la creatura va protetta.
Ma se ne parlerà.
E sarà bellissima anche questa nuova identità.

Per il momento voglio solo dire grazie a Davide Lorenzo Palla, che lui c'è stato dall'inizio. Dopo un po' non c'era più ma fino a quel momento è stato il miglior compagno d'arte, sogni e scorribande in motorino che si possa avere al mondo.
Poi dico grazie a Pietro Traldi che mi ha cullato i sogni con dolci melodie. Grazie a Chiara Cimmino che mi ha fatto vedere cosa vuol dire lavorare senza sosta su di se, senza sedersi mai.
Grazie a Manuela De Meo che con noi ha costruito uno spettacolo dal quale tutto ha preso il via.
Grazie a Marta Iagatti perché c'era in Arlecchino e se non ci fosse stata lo spettacolo sarebbe stato molto meno fico ed in quel caso le Furie non sarebbero mai nate.
Grazie ad Alessandro Barbieri che per primo mi ha chiamato "maestro" e "capo", un po' per prendermi per il culo ma un po' perché ci credeva. Tanto non è su facebook e quindi non può smontare la mia teoria.

Ragazzi, c'è stato un momento in cui siamo stati davvero una banda potentissima...
in quel di Cassano tra salamelle e WC chimici che quando ci pisciavi facevano quel rumore ultrametallico....
...e quando ci siamo salutati con quell'Arlecchino fatto su un'aiuola con una palma in mezzo. Che lo sapevamo che sarebbe stata l'ultima ma siete stati tutti bravi come non mai, Chiara più di tutti.

Porto nel cuore quei momenti come tra i più belli della mia vita.
Altri ne verranno ma niente si cancellerà mai.

E poi grazie a quelli che alle Furie hanno dedicato un pezzo della loro vita:

Giulia Viana che è un'attrice strepitosa.
Dario Eduardo de Falco che mi ha insegnato come farmi a pezzi.
Mattia Colombo, il miglior alter ego che potessi mai avere.
Valeria Sara Costantin che mi ha portato in profondità, in zone che non credevo di poter toccare.
Irina Lorandi che è come Chiara Cimmino, un diesel che decolla piano piano e che poi va lontanissimo. Trasuda un entusiasmo energetico quanto il miele in una camminata di 40km.
Grazie a Ilaria Tanini che mi ha aperto gli orizzonti e mi ha regalato May.
Valentina Falorni che ci ha regalato Caligari.
Sandro Fulvio Pivotti che in scena mi ha mostrato tutte le complessità e le contraddizioni dell'essere un uomo ai giorni nostri.
Irene Timpanaro che si è data alla Sposa Del Diavolo con una generosità inaudita anche quando non ci stava più capendo un cazzo.
Irene Petra che ha traghettato i miei turbamenti in un pugno di pagine esplosive.
Fabio Paroni che ha accettato senza battere ciglio un mettersi in gioco che a chiunque avrebbe fatto venire il panico.
A lui il panico è venuto ma non si è mai tirato indietro.
Loris Fabiani che mi ha insegnato il Teatro Tanto Semplice.
Matteo Salimbeni che mi ha regalato la simbiosi, santo Graal delle mie ricerche da molto molto tempo.
Vincenzo Giordano che ha interpretato il mio spettacolo più sincero e personale riuscendo a farmi piangere a fine replica.
Grazie a Teatro Ma con cui abbiamo ancora uno spettacolo da far vivere insieme. Cambieranno i nomi forse, ma lo spettacolo sta li, bello come il sole. S'ha solo da farlo.

E poi grazie a tutti quelli che han dato una mano e spesso anche due: Mauro Cesaretto, Arianna Bianchi, Simona Ornaghi, Francesca Volpe,Andrea LiscoLa Boje, Arnaldo Ruota, Phoebe Zeitgeist, Maurizio Schmidt, Massimo Navone, Rossana ValsecchiMarcello GoriElisa Campoverde,Marco Ottolini, La Scuola Paolo Grassi, Fabrizio Palla, Mario Molosso,Marisa Villa, Valentina Bianchi, Becce XebbAlberto SansoneSofia Sironi.

Ed infine il grazie più grande di tutti a Giacomo Ranieri Marettelli Priorelli, amico, compagno di fatiche, fratello... il rapporto più stranamente intimo e formale che abbia mai avuto.
Tu ci sei stato sempre e spero ci sarai. Nel lavoro, negli affetti, dove vorrai essere, dove il fluire delle cose ci porterà ad essere.

Ragazzi... fino a qui è stata una gran figata!!


:-)