lunedì 30 novembre 2009

Eccoci.

eccoci, ci siamo, si avvicina il 4 dicembre.
non mi pare vero. mi sembra che l'anno intercorso tra il primo, traballante progetto scritto di Dr. Caligari e questo debutto non sia esistito.
eppure è stato un anno pieno zeppo di cose, di lavori, di gioie dolori etc...
mi sembra di avere vissuto sempre in mezzo a questo delirio caleidoscopico di personaggi assurdi.

dunque...

che cos'è Caligari.

preparatevi. è uno spettacolo dove la comprensione della trama viene messa a dura prova e non è detto che ne esca vittoriosa.
anzi, probabilmente la comprensione logica verrà presa a calci nel culo con la rabbia che solo un naziskin può avere.

la storia.

cinque personaggi, Zac, Edo, Ada, Leo e May.

Zac è un produttore discografico che, dopo essere fuggito da Leo, il suo patrigno, cerca aiuto in Edo, un fotografo maniaco complottista, sposato con Ada, una donna di 27 anni bruciata dal Tricagilax S, uno psicofarmaco devastante, e tutti loro, almeno una volta, hanno incontrato May, una donna con i controcoglioni e con il dito medio della mano sinistra fratturato.

c'è qualcuno da fuori che cerca di ricostruire la storia, si parla di Controllo Globale, di un misterioso demiurgo che si chiama Caligari, di qualcuno che imita Califano, di scarafaggi nei bagni degli hotel a 5 stelle, di violenza, di stupri, di melograni, di traffico d'armi, di spie.

la storia abbraccia un periodo di tempo racchiuso tra 47.000 anni fa ed oggi, l'oggi qui, questo momento preciso in cui state leggendo.

ragazzi, non so che cos'ho in mano.

forse sarà una vaccata.

forse sarà fichissimo.

sicuramente sarà stato un percorso veramente educativo per questo piccolo piccolissimo regista, che sta imparando un sacco su cosa voglia dire avere dei collaboratori generosi, scassacazzo a dei livelli insopportabili e fiduciosi ai limiti della demenza nei confronti del sottoscritto.

posso dirlo? costantincolombopallafalorniparonivolpeangottiaccentiferraribianchidefalcotaninieadessoaggiungiamoanchelorandi...

...graziedicuore.
in rigoroso ordine sparso.

e, sperando che nessuno si offenda, un po' più di spazio per due collaboratori particolari.

uno è il mio amico Filippo, che nella pratica non ha fatto un cazzo ma che è stato, da un certo punto in poi, il destinatario di tutto questo lavoro.
nei momenti critici, che sono stati molti, ho deciso una strada pensando: a Filippo cosa piacerebbe di più?
(ognuno si sceglie gli oracoli che preferisce, no?)

l'altro è Giacomo Marettelli Priorelli, l'uomo dai due cognomi che sfidano la mia r moscia.
un instancabile, indistruttibile, infallibile compagno di viaggio e di lavoro.
una di quelle persone che ti aiutano una volta e ti creano dipendenza.
sto caligari, che forse oggi ho visto timidamente mettersi in piedi, non avrebbe nemmeno aperto gli occhi se non ci fosse stato lui.

per cui grazie Giacomo.

^.^


giovedì 19 novembre 2009

Caligari Prende Vita!

Oggi lo faccio.
Giuro.
Oggi trovo il tempo di scrivere che cazzo stiamo facendo qui a Rubiera.
È che è tutto fragile.
Però non fragile come tre giorni fa.
Comincia ad avere un identità solida, questo Caligari, questo spettacolo che non si lascia addomesticare.
Che non ne vuole sapere di lasciarsi controllare.
Tutti i pezzi stanno rimettendosi insieme, ma nel modo in cui nessuno, nessuno di noi poteva immaginare.
C'è un ordine in cui questa storia va composta ed è assolutamente refrattaria alle sterzate improvvise.
Questo spettacolo non è il vettore, è il percorso, è la strada.
Il vettore siamo noi, i nostri occhi sono i fanali che illuminano la strada.
Chi guida è lo spettatore.
E siamo in chiusura.
Ora c'è la chiusura dei conti e c'è il mio ruolo, che per il momento è stato solo osservare e cercare di comprendere cosa stesse emergendo dal caos primordiale degli elementi in gioco.
E l'ho capito stamattina a colazione, da un racconto apparentemente senza peso di Mattia.
Ho capito che ora è il momento di assumersi la responsabilità di mettere la parola fine.
Il punto.
Di chiudere il discorso.
Anzi, no, questo sarebbe impossibile.
Il discorso sarebbe molto molto lungo.
La definizione esatta è un'altra.
Il mio ruolo è quello di sciogliere l'assemblea.
E lasciare la parola agli spettatori.
Ecco.
Alla fine il tempo di scrivere cosa stiamo facendo l'ho trovato.
Il tempo si trova sempre.
Basta volerlo avere.
Domani magari scrivo anche qualcosa sulla storia.

sabato 14 novembre 2009

RUBIERA!

In attesa di un tempo tranquillo per fare un resoconto della rocambolesca genesi di Dr. Caligari, vi salutiamo con una simpatica galleria fotografica...









venerdì 6 novembre 2009

Only Time Will Tell

Only Time Will Tell

Only time will tell
If any mischief in our heart
Can cause the damage done
And put it right

Only time will tell
If the songs are in their places
Safe from undiscovered poison
words and rhymes

The gentle pain of falling rain
I'll hide behind to kill
Behind the frozen mask
And ask

If time will tell
Is it heaven or hell
Like Boadicea without a chariot
History of luck

Only time will tell
Only time will tell
Only time will tell
Only time will tell