sabato 9 gennaio 2010

Dossier Caligari - Zachary "ZAC BOY" Cully

ZAC ha 29 anni, è ricco e pieno di talento. È un produttore discografico. Il suo lavoro consiste nel costruire dei successi. Scrive canzoni e le affida ad interpreti da lui stesso plasmati.
Zac ha prodotto ogni genere musicale conosciuto. Molti, come il “Lost Love Rock” o il “Millennium Pop”, sono stati inventati da lui stesso.
Si dice che sia dotato di una voce stupenda ma nessuno l’ha mai sentito cantare. Circolano voci su di un disco mai pubblicato, “Tragic Lisa”, da lui stesso interpretato.
Zac ha però sempre negato l’esistenza di quest’album.
Nonostante la fama Zac appare insoddisfatto e annoiato dalla realtà, gli unici argomenti che paiono accenderlo di un vero entusiasmo sono il lavoro del fotografo Edo Revee, per il quale nutre un’ ammirazione ai limiti del fanatismo, ed il film “Il Gabinetto del Dr. Caligari” che Zac definisce enigmaticamente “la mia storia”.
Al di la del senso di quest’affermazione pare assai visibile come abbia modellato il suo look sull’immagine di Cesare, uno dei personaggi di quel film.

Zac viveva con Leo Rossi, suo patrigno e principale socio in affari.

È stato quest’ultimo infatti a rilevare una vecchia etichetta discografica ormai decaduta (la “Krister Sound”) affidandola al suo pupillo il quale, in brevissimo tempo, ne ha fatto un impero ribattezzato “Zac Studios”.
Sebbene l'attività sia ancora ufficialmente proprietà di entrambi, a beneficiare degli utili, da 8 anni ad oggi, è il solo Zac Boy.
I rapporti tra i due sono sempre stati pacifici fino a 13 giorni fa .
13 giorni fa Zac Boy, senza alcun preavviso, ha lasciato l'appartamento in cui viveva con il patrigno per andare ad occupare la stanza n°12 dell' Hotel Shabu.

Non si conosce il motivo della rottura tra i due, in un primo momento si è pensato a una storia di molestie sessuali da parte di Leo ma Zac ha nettamente smentito.
Comunque pare che Zac sia intenzionato a tagliare a tutti i costi i ponti con il suo mentore, del quale sembra avere un vero e proprio terrore.

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